Sulla Necessità Di Liberare Prospero

In Luogo Di Un Inizio

Siamo un collettivo nato nel Novembre del 2015 animato da un preciso obiettivo: affermare la libera rielaborazione di materiali artistici preesistenti in entità estetiche nuove come sintesi estrema di ogni atto creativo.

In pieno ossequio a quel pensiero postmoderno che è il nostro inizio e non sarà mai il nostro limite, promuoviamo una dimensione artistica che sia aperta, democratica e contaminata. Proprio per questo ci poniamo come punto d’incontro di diverse realtà e linguaggi.

Liberando Prospero si esprime prima di tutto attraverso un blog che vuole essere crocevia di spunti di riflessione, riferimenti, analisi, commenti ma soprattutto premesse su cui fondare i nostri momenti performativi.

All’interno di questa dimensione performativa coesistono dinamicamente gli altri tre momenti su cui è fondata la nostra attività artistica:

·       La Band

·     La Compagnia Teatrale

·       L’Attività Di Videomaking attraverso la casa di produzione Firefly Productions

Ogni perfomance vive di una sua dimensione dinamica, nella provocatoria alternanza di diversi linguaggi artistici quali il reading, la produzione e messa in scena di testi originali, l’esecuzione di cover d’autore, la realizzazione di cortometraggi e di altri prodotti audiovisivi. Questa pluralità linguistica trova la sua armonia nella declinazione di un diverso tema unificante che di volta in volta guiderà la struttura portante di ogni spettacolo.

Di fronte a voi ci sono persone che credono ancora nel potere dell’atto artistico, quello stesso atto che permise a Prospero di oscurare il sole a mezzogiorno, suscitare venti impetuosi, sollevare il verde mare in furia contro la volta azzurra. Come Prospero ha rinunciato al suo potere, così il mondo di oggi ha smesso di vivere autenticamente il potenziale e la bellezza dell’arte che lo circonda. Qui, esattamente qui, entriamo in gioco noi. Siamo abbastanza pazzi da voler ricostruire quel dialogo tra fruitore ed opera d’arte che da troppo tempo sembra essere compromesso. Siamo abbastanza pazzi da credere nel potere dell’arte che è tempesta e porto sicuro a cui approdare al tempo stesso. Siamo abbastanza pazzi da voler liberare Prospero.

Roma, 22 Novembre 2015