Appunti Dalle Piattaforme #1 – Cherry e Midnight Mass

Appunti Dalle Piattaforme #1 – Cherry e Midnight Mass

Spunti e suggestioni a partire dai titoli delle maggiori piattaforme streaming che ogni mese attireranno la nostra attenzione, siano essi legati alle ultime uscite o recuperi più o meno tardivi

Cherry (Anthony & Joe Russo, 2021)

Qualche spunto interessante (che bello l’epilogo, ad esempio) ma di base è la formula ricombinatoria tipica dei Russo, che gioca con le strutture canoniche di certo cinema, di certo genere, spinta all’eccesso e al servizio di una sorta di epurazione dal cinema pop, forse inutile, sicuramente malposta. “Non siamo più (o solo) quelli della Marvel”, sembrano gridarci in faccia i Russo, e lo confermano attraverso un film a tratti presuntuoso, prolisso e che è almeno altri otto o nove film insieme, tutti già visti, tutti o quasi fuori bersaglio.

Lo potete recuperare su Appletv+

Midnight Mass (Mike Flanagan, 2021)

È un progetto a tesi e lo è nel bene e nel male, ma è anche la prima, vera, pietra miliare nella filmografia di Mike Flanagan, quella che segnerà un prima ed un dopo nel suo cinema.

Al di là della potenza immaginifica di certe scelte visive e del modo in cui Midnight Mass abbia provato a ripensare l’esperienza spettatoriale nella sempre più veloce, bulimica, serialità delle piattaforme (qui alcuni passaggi sembrano teatro filmato, in altri ci si avvicina parecchio alla contemplazione visiva), sopratutto colpisce quanto, in un intrattenimento dominato dagli adattamenti, dallo sfruttamento delle proprietà intellettuali, dagli universi narrativi, con Midnight Mass, Mike Flanagan abbia provato, a suo modo, ad hackerare il meccanismo, creando da zero l’adattamento di un romanzo horror dal taglio politico/militante che Stephen King non ha mai scritto ma che probabilmente esiste in qualche dimensione parallela.

Lo potete recuperare su Netflix.

Alessio Baronci

Classe 1992. È laureato in Letteratura, Musica e Spettacolo alla Sapienza e ha continuato imperterrito ad indagare il mondo delle arti specializzando in Spettacolo, Moda ed Arti Digitali. Folgorato sulla via della celluloide a nove anni, dopo aver visto "Il Gladiatore" di Ridley Scott, da quel momento fagocita film di ogni tipo mosso da due convinzioni: la prima è che tutte le arti sono in comunicazione tra loro e sono influenzate dal contesto culturale in cui nascono; la seconda è che poche forme d’arte hanno un solo significato, la maggior parte nasconde qualcosa di più profondo all'occhio di chi guarda. Scoprire "quel qualcosa", sempre, è uno degli obiettivi della sua vita. Quando sul finire del 2015 fonda “Liberando Prospero”, insieme agli altri membri del primo nucleo, lo fa con l’obiettivo di distruggere e ricostruire da zero il rapporto tra arte e pubblico, utilizzando ogni mezzo necessario allo scopo. Fa parte del team di autori del blog ed è "dramaturg" e performer del collettivo per quanto riguarda il versante delle esibizioni live.

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